LUBE INDUSTRIES Srl Via dell’Industria, 4 - Treia (MC)
Mobili per cucina modello TABLET
La presente scheda prodotto ottempera alle disposizioni della legge del D.Lgs n° 206 del 06 settembre 2005 "codice del consumo".
Anta costituita da un supporto di pannello di particelle di legno (classe E1) spessore 18 mm nobilitato melaminico effetto legno finitura opaca o semilucida con venatura verticale, effetto cemento finitura opaca, tinta unita finitura super opaca con retro in tinta. Bordata su 4 lati con bordo laser. Le ante con finitura super opaca, possono avere il bordo in tinta o in multistrato.
Come ante piene.
Anta costituita da un supporto di pannello di fibre a media densità (classe E1) spessore 18 mm, bordata ABS con interno a colore opaco e parte esterna laccata lucida UV.
Come ante piene.
Anta costituita da due montanti di MDF spessore 18 mm, nobilitati melaminico effetto legno e due traversi in alluminio verniciati opachi a polvere, senza presa maniglia e con vetro flutes serigrafato, satinato e temperato spessore 4 mm.
Il telaio è un profilato estruso in alluminio 6060 sottoposto ad ossidazione chimica, spazzolato e con finitura “brill” in cui è montato un vetro temperato di spessore 4 mm satinato o finitura “titanio” con vetro temperato spessore 4 mm bronzato.
In alluminio o lega di zama con bagno galvanico nelle finiture nichel satinato, cromo, satinato opaco, verniciato brunito, nero opaco, in multistrato marino e finitura frontale in laminato nei colori opachi come ante super opache.
In alluminio di sezione a “L”, finiture spazzolate nei colori: titanio ossidato e alluminio lucido; finiture verniciate opache a polvere nei colori: bianco assoluto, bianco caldo, castoro, fumo, grigio bromo,grigio piombo, nero, blu fiordaliso, giallo ambra, rosa quarzo, rosso toscano e terra di siena.
Profilo in alluminio anodizzato finitura brill e titanio, ad incastro sul lato orizzontale.
Costituiti da pannelli di particelle di legno conformi a US EPA TSCA Title VI (a bassissima emissione di formaldeide) di spessore 18 mm nobilitati in melaminico.
I ripiani sono di spessore 18 mm e sono dotati di reggi ripiano incorporato con dispositivo antisganciamento; essi possono essere anche in vetro temperato (spessore 6 mm) molati sui bordi.
Bordo in ABS o Polipropilene (PP) incollato con colle poliuretaniche termoindurenti sp 1 mm su parti frontali dei fianchi del mobile e dei ripiani e sp 0.5 mm su parti inferiori e superiori dei fianchi del mobile e sui lati e parte posteriore dei ripiani interni. In carta per le parti non a vista dei mobili (retro).
Costituiti da pannelli di fibre ad alta densità di spessore 2,8 mm conformi E1 e US EPA TSCA Title VI per l’emissione di formaldeide nobilitati in polipropilene per i pensili e verniciati per basi e colonne.
Piano in laminato: pannello di particelle di legno (classe E1) idrorepellente di spessore 38 o 58 mm rivestito da laminato ad alta pressione (HPL). Per i piani di lavoro in altri materiali vedi notizie utili.
In lamiera di acciaio inox 18/10 monostampo o con vasche elettrosaldate, finitura liscia o “goffrata”.
Per i lavelli in altri materiali vedi notizie utili.
Mensola nobilitata: pannello di particelle di legno (classe E1) nobilitato in melaminico; bordo in ABS.
Mensola impiallacciata: pannello di particelle di legno (classe E1) impiallacciato con tranciato di legno (diverso a seconda del modello) e verniciato con prodotti acrilici/poliuretanici.
In legno di abete o MDF (classe E1) impiallacciato con tranciato di legno (diverso a seconda del modello); verniciatura acrilica/poliuretanica.
In alluminio quadrettato o in plastica verniciata protegge il mobile lavello dalle perdite d’acqua.
In materiale plastico (PVC) antiurto regolabili in altezza essi sono avvitati alla parte inferiore del mobile tramite apposite bussole senza forare il fondo del cassone (si evitano così del tutto punti in cui può accumularsi dello sporco od infiltrare acqua all’interno dei cassoni base e sottolavelli) Possono essere anche in alluminio, regolabili e montati su di un apposito basamento costituito anch’esso da un profilato di alluminio.
Possono essere in alluminio anodizzato o verniciato oppure in PVC ricoperto da carta melaminica decorata con guarnizione superiore ed inferiore in gomma.
In materiale plastico (PVC) rigido inalterabile forato al centro per permettere la fuoriuscita di eventuali perdite d’acqua e proteggere il fusto del mobile.
In alluminio oppure in PVC rigido antiurto con decoro in laminato.
In lamiera di acciaio e lega di zama ramata e nichelata anticorrosione regolabili in tre direzioni.
La struttura può essere costituita da un fondo di particelle di legno (bassissima emissione di formaldeide) di spessore 16 mm nobilitato in laminato grigio con sponde laterali e schiena in lamiera di acciaio zincata e verniciata anticorrosione, oppure la struttura può essere integralmente in massello di faggio e multistrato; lo scorrimento avviene su guide ad estrazione totale con sistema ad incastro per bloccaggio antisganciamento ed invito automatico di chiusura che agisce negli ultimi 4 cm. Inoltre di serie è fornito il sistema di rallentamento in chiusura (blu-motion).
In filo metallico elettrosaldato, possono essere plastificate con resina polimerica, nichelate, oppure cromate e rivestite con guaina trasparente plastificata (finitura Crominox).
Piano: può essere un pannello di particelle di legno (classe E1) rivestito da laminato plastico HPL (vedi piano di lavoro in laminato) o impiallacciato con tranciato di legno e verniciato con tinte all’acqua, poliuretaniche o acriliche, oppure può essere di cristallo, granito o pietra naturale.
Fasce e basamento: possono essere realizzate in metallo o in pannelli multistrati nobilitati o impiallacciati con tranciato di legno diverso a seconda del modello.
Gambe: possono essere di metallo o in legno massello; la verniciatura è eseguita con prodotti acrilici/poliuretanici.
Struttura: può essere in metallo tubolare verniciata con polveri termoindurenti, oppure in legno massello verniciato con prodotti all’acqua (impregnante) e acrilici/poliuretanici (fondo).
Seduta e Schienale: può essere realizzata in materiale sintetico (metacrilato), in legno massello, in multistrato, in tessuto imbottito oppure in simil paglia.
Nota: ogni tipologia di sedia o tavolo è identificata in sede di acquisto con apposita etichetta adesiva posta sull’imballo.
Il sottoscritto SILEONI PACIFICO, rappresentante legale della società LUBE INDUSTRIES srl, via dell’industria 4 Treia (MC), P.IVA 01504060433
dichiara, sotto la propria esclusiva responsabilità,
che tutti i componenti a base legnosa delle cucine da essa prodotte, ai quali questa dichiarazione si riferisce, sono conformi alla seguente norma:
UNI EN 13986:2015 “Pannelli a base di legno per l’utilizzo nelle costruzioni - caratteristiche, valutazione di conformità e marcatura”, esclusivamente per ciò che è indicato al prospetto B1 della stessa indicante “classi di formaldeide E1” in base a quanto previsto dal D.M. 10 ottobre 2008 (emissione formaldeide < 0.1 ppm o < 0.124 mg/m3, secondo la norma EN 717-1:2004).
Inoltre dichiara che, per i soli componenti costituenti le strutture dei mobili, viene rispettato per l’emissione di formaldeide anche quanto previsto dal regolamento americano EPA TSCA Title VI (collezioni LUBE, CREO E BORGO ANTICO).
Treia, il 09/05/2019
Scarica la Dichiarazione Di Conformità Emissione Formaldeide
Reggipensili (attaccaglie): resistenza max a flessione fino a 145 kg.
Guide cassetti (estraz. Parziale): carico max dinamico 25 kg; statico 40 kg.
Guide cassetti (estraz. totale): carico max dinamico 30 kg; statico 50 kg
Cerniere: prove di fatica non hanno evidenziato cedimenti significativi dopo 80.000 cicli (anta 70x60 cm pesante 8,8 kg con 2 cerniere, sottoposta ad aperture e chiusure ripetute).
Carico max di rottura all’apertura: 130N (nelle condizioni di prova sopra specificate).
Vetri temperati: in caso di rottura tali vetri si frantumano in piccolissimi pezzi tali da non creare pericolose lame di vetro tagliente.
- Assicurarsi che il montaggio venga effettuato da personale qualificato ed in ogni caso non apportare modifiche al mobile tali da compromettere la stabilità della struttura; possono infatti sussistere pericoli quali ribaltamenti o cedimenti in caso di installazione non corretta.
- Controllare anche l’idoneità della parete/soffitto e verificare che i dispositivi di fissaggio resistano alle forze generate.
Alla fine della sua utilizzazione non disperdere il mobile nell’ambiente, ma chiamare l’azienda di smaltimento rifiuti solidi urbani per il suo trasporto in discarica.
Il laminato plastico ad alta pressione (HPL) che riveste il piano è un materiale molto resistente che garantisce secondo le norme europee EN 438, alti standard di qualità riferiti alla resistenza al graffio, al calore, alle macchie, all’urto e all’abrasione.
Molto delicati perché porosi (meno nel granito) e quindi facilmente soggetti alle macchie da liquidi versati accidentalmente sulla superficie; il marmo inoltre è facilmente attaccabile dagli acidi anche deboli contenuti ad esempio nell’aceto o nel limone; il Produttore dà in dotazione il prodotto impregnante per otturare i pori e favorire così una migliore asportazione delle macchie; è consigliabile comunque proteggere la superficie con l’apposito impregnante ripetendo il trattamento una o due volte l’anno.
Costituito da un agglomerato di marmo naturale o granito per il 95-96% con granulometrie che vanno da 0 a 90 mm unito a resina poliestere per il 4-5%; esso presenta tutte le caratteristiche proprie del marmo o granito e quindi si devono avere le medesime precauzioni; il vantaggio principale è quello di presentare un’ alta flessibilità nelle forme del piano e la possibilità di essere riparato tramite apposito kit dai danni subiti da abrasivi o da cadute di oggetti pesanti.
Il piano di lavoro è realizzato con lastra di spessore variabile da 6 mm fino a 20 mm risultato di una miscelazione di polveri minerali (come quarzi, pietre naturali ecc.) in percentuali variabili dal 75-95%, pigmenti (2-5%) e resine acriliche (8-25%) supportata o meno da un pannello legnoso (classe E1) o di materiale sintetico (polistirene, stirene, Eulithe®) di spessore variabile; il bordo può essere anch’esso dello stesso materiale della superficie oppure costituito da profili di materiali diversi (alluminio, bordo legno, ABS ecc.).
Tale piano, in base al contenuto di resine, offre notevoli vantaggi in termini di compattezza, resistenza all’abrasione, ripristinabilità, inalterabilità agli agenti chimici, assenza di porosità e quindi non assorbimento dei liquidi. Non è sempre facilmente riciclabile.
Costituito da laminato in cui lo spessore delle resine di supporto è di 10 mm, incollato su di un supporto costituito da un pannello di particelle di legno (classe E1) ignifugo e idrofugo di spessore 38 mm. Grazie alle sue caratteristiche meccaniche è estremamente resistente alle abrasioni e agli urti oltre a presentare assoluta impermeabilità ai liquidi.
E’ composto da un piano di particelle di legno (classe E1) rivestito da lamiera di acciaio AISI 304 2B con finitura scotch brite e spessore 1 mm; esso è perfettamente inattaccabile dalle macchie e presenta caratteristiche di assoluta idoneità al trattamento igienico dei generi alimentari in cucina. Bisogna comunque evitare l’uso di oggetti appuntiti o prodotti abrasivi che possono rovinare la superficie in quanto l’acciaio non ha una grande resistenza al graffio. Un grande vantaggio di tale piano è che si possono saldare direttamente le vasche del lavello ed il piano di cottura ottenendo continuità ed evitando punti di giunzione che possono trattenere lo sporco.
Realizzato con piastrelle di ceramica smaltata, gres porcellanato, o pietre naturali incollate su un pannello in legno multistrato idrorepellente e stuccate con materiale impermeabile; la superficie ceramica è inattaccabile dalle macchie, ma lo smalto si può scheggiare se urtato con oggetti appuntiti.
GRÈS = Ceramica con impasto vetrificato, bianco o colorato, priva di smalto. Appartengono a questa categoria anche il klinker, il grès salato e i grès fini per uso domestico.
GRÈS PORCELLANATO = Piastrelle ottenute per pressatura, con porosità totale molto bassa, costituite da un impasto chiaro che può essere anche uniformemente colorato o variegato per mezzo di miscele di polveri e granuli di diverse dimensioni e colori. La composizione dell’impasto è molto simile a quella di un grès chiaro ma le materie prime sono selezionate in modo di contenere al minimo la percentuale di ossido di ferro. L’impasto è pressato con carichi specifici superiori del 50% rispetto al grès chiaro smaltato. La cottura è condotta con cicli inferiori a un'ora e temperature intorno a 1200°C. Le piastrelle possono essere anche lucidate, prima o dopo la posa in opera, in modo da esaltarne le qualità estetiche. È resistente al gelo, agli acidi e alle basi, ha bassissima porosità ed un’elevata resistenza meccanica.
E’ costituito da una lastra di vetro extra-light di spessore 12 mm colorata e sottoposta a trattamento di tempra powertech per una maggiore resistenza all’urto; essa viene incollata su un supporto legnoso (pannello di particelle di legno classe E1 V70) idrorepellente di spessore variabile dove è applicato un profilo alluminio anodizzato lungo il bordo. Tale piano offre vantaggi in termini di impermeabilità, resistenza alle macchie e igienicità.
I piani in laminato, sintetici e piastrellati vanno puliti con un semplice panno morbido, bagnato e ben strizzato. In presenza di macchie si può aggiungere un normale detergente liquido, preferibilmente neutro o specifico per la superficie da trattare. Da evitare per tutte le tipologie di materiale i prodotti molto abrasivi o contenenti sostanze aggressive e corrosive quali candeggina, acidi, alcool, ecc. Consigliamo per tutti i materiali l’utilizzo esclusivo di una spugna domestica o di un panno tipo microfibra, evitando supporti per la pulizia ruvidi (spugne abrasive, pagliette, ecc.). Sui piastrellati non utilizzare assolutamente pulitori a vapore per le fughe, si consigliano piuttosto prodotti in gel anticalcare. I piani in acciaio inox tendono a macchiarsi con il calcare contenuto nell'acqua, ma oggi esistono dei prodotti specifici per superfici in acciaio che tolgono le macchie con poca fatica; fare molta attenzione a non utilizzare detersivi che contengono cloro o i suoi composti (il cloro causa infatti macchie simili a ruggine) e nulla di abrasivo (creme, detersivi in polvere, pagliette metalliche, ecc.) perché l'acciaio tende a graffiarsi facilmente. Infine per pulire le superfici di marmi, graniti ed agglomerati utilizzare solo acqua e sapone neutro evitando detersivi non specifici; è importante rimuovere subito lo sporco, a macchia fresca, perché dopo un po’ di tempo, le diverse sostanze possono penetrare nei pori del materiale ed essere assorbite. In caso di aloni o macchie (tipo calcare) basta strofinare con un impasto di bicarbonato e acqua, lasciare agire pochi minuti e pulire poi con una normale spugna bagnata. E’ inoltre molto importante rinnovare periodicamente il trattamento impermeabilizzante tramite gli appositi prodotti.
Lavelli
Si suddividono in due tipologie: monostampo che sono ricavati da un unico foglio ed hanno le vasche meno profonde e l’acciaio più sottile e quelli con vasche saldate che sono più profondi e squadrati e quindi capienti.
Il lavello di acciaio tende a mettere in risalto le macchie d’acqua ed i depositi di calcare che però è possibile asportare tramite i normali prodotti specifici oggi in commercio. Esiste anche la finitura goffrata o cosiddetta “antigraffio” che presenta sulla superficie disegni geometrici in rilievo tale da rendere i lavelli meno soggetti ai graffi; la loro pulizia però è più difficoltosa.
Composto di resine e cariche minerali polimerizzate in stampo, è inattaccabile dagli agenti chimici e dalle macchie, ma con il tempo può perdere elasticità e rompersi in seguito agli shock termici subiti (esempio acqua fredda - calda); la sua pulizia che inizialmente è molto semplice, si complica nel tempo perché sulla superficie si formano dei micrograffi che trattengono lo sporco. Non è facilmente riciclabile. Per le caratteristiche dei vari materiali dei diversi lavelli fare riferimento a quanto riportato per i piani di lavoro.
Il legno
Il legno è un materiale naturale con tutte le caratteristiche che ne derivano; la differenza di venatura o tonalità tra le varie parti non può pertanto essere considerata motivo di reclamo. Cucine Lube ha comunque inserito all’interno del suo sistema Qualità dei rigorosi controlli di finitura ed accoppiamento dei legni in modo da ridurre al minimo eventuali problemi. L’esposizione del legno alla luce diretta del sole può causare variazioni di colore del tutto normali, legate alla naturale evoluzione del materiale. Con il tempo infatti il legno matura e può assumere una tonalità leggermente diversa che non deve essere considerata un difetto. Non bisogna infine dimenticare che esso si comporta, anche dopo lavorato, come un prodotto vivo variando il suo volume al variare dell’umidità dell’ambiente.
Pulire delicatamente con un panno umido ed asciugare con cura; in caso di macchie usare detergenti neutri, formulati per la pulizia del legno. Evitare in modo assoluto detersivi e spray non specifici che potrebbero danneggiare lo strato di verniciatura finale; asciugare in ogni caso eventuali gocce d’acqua e vapore per evitare scrostature di vernici e deterioramenti vari, in particolare nelle zone sotto-lavello, lavastoviglie, forno e cappa. Non usare per nessun motivo prodotti contenenti sostanze corrosive quali solventi, acetone, ammoniaca, alcool ecc.
Pulire con un panno morbido (in microfibra) inumidito con acqua calda e sapone neutro. Riasciugare sempre con cura le superfici trattate. Non utilizzare prodotti aggressivi (es. sgrassatori), alcool, solventi o detergenti di altro tipo, né spugne abrasive e supporti simili che potrebbero rigare in modo definitivo le parti sottoposte a manutenzione.
Pulire con un panno morbido e detergente liquido, risciacquare ed asciugare con cura; non utilizzare prodotti abrasivi o che contengono alcol o solventi (acetone, trielina o ammoniaca).
I piani in laminato, sintetici e piastrellati vanno puliti con un semplice panno morbido, bagnato e ben strizzato. In presenza di macchie si può aggiungere un normale detergente liquido, preferibilmente neutro o specifico per la superficie da trattare. Da evitare per tutte le tipologie di materiale i prodotti molto abrasivi o contenenti sostanze aggressive e corrosive quali candeggina, acidi, alcool, ecc. Consigliamo per tutti i materiali l’utilizzo esclusivo di una spugna domestica o di un panno tipo microfibra, evitando supporti per la pulizia ruvidi (spugne abrasive, pagliette, ecc.). Sui piastrellati non utilizzare assolutamente pulitori a vapore per le fughe, si consigliano piuttosto prodotti in gel anticalcare. I piani in acciaio inox tendono a macchiarsi con il calcare contenuto nell'acqua, ma oggi esistono dei prodotti specifici per superfici in acciaio che tolgono le macchie con poca fatica; fare molta attenzione a non utilizzare detersivi che contengono cloro o i suoi composti (il cloro causa infatti macchie simili a ruggine) e nulla di abrasivo (creme, detersivi in polvere, pagliette metalliche, ecc.) perché l'acciaio tende a graffiarsi facilmente. Infine per pulire le superfici di marmi, graniti ed agglomerati utilizzare solo acqua e sapone neutro evitando detersivi non specifici; è importante rimuovere subito lo sporco, a macchia fresca, perché dopo un po’ di tempo, le diverse sostanze possono penetrare nei pori del materiale ed essere assorbite. In caso di aloni o macchie (tipo calcare) basta strofinare con un impasto di bicarbonato e acqua, lasciare agire pochi minuti e pulire poi con una normale spugna bagnata. E’ inoltre molto importante rinnovare periodicamente il trattamento impermeabilizzante tramite gli appositi prodotti.
Per i lavelli nei diversi materiali (acciaio oppure resine sintetiche quali fragranite, cristalite o ekotek) tenere presente gli accorgimenti validi per i piani di lavoro dello stesso materiale. Sotto il lavello in acciaio non lasciate confezioni o flaconi aperti di detersivi o altri prodotti chimici di composizione acida per evitare ossidazioni e corrosioni dovute alle esalazioni.
Per la pulizia dei piani dei tavoli basterà seguire, materiale per materiale, gli accorgimenti validi per i piani di lavoro; per i piani impiallacciati o in legno riferirsi al paragrafo riguardante il legno. Controllate infine periodicamente che i bulloni utilizzati per fissare le gambe siano ben serrati.
Riguardo alle sedie in legno o laccate valgono le stesse indicazioni riportate nei paragrafi precedenti; per quelle con struttura in metallo la pulizia normale può essere fatta con un panno morbido leggermente imbevuto di acqua o alcol; il fondino in paglia naturale o sintetica non richiede particolari attenzioni, è bene comunque proteggerlo con un cuscino per far sì che si conservi a lungo.
Ricordare infine che le sedie non sono adatte ad un uso esterno e che vanno utilizzate sempre con le quattro gambe appoggiate sul pavimento.
Cerniere: per una lunga durata delle cerniere dei mobili è bene non forzare mai l’angolo di apertura delle ante né aggrapparsi ad esse quando sono aperte, evitate infine di lasciare aperte confezioni o flaconi di detersivi o altri prodotti chimici che potrebbero causare ossidazione nel tempo.
Bordi: i bordi tendono a screpolarsi soprattutto a causa del calore del forno o dei vapori emanati dalla lavastoviglie; Lube over utilizza per incollare i propri bordi colle poliuretaniche termoindurenti ad altissima resistenza a calore ed umidità; si raccomanda comunque di aprire la lavastoviglie solo quando è completamente raffreddata e di asciugare sempre eventuali gocce.
Mensole e cornici: fare riferimento alle avvertenze descritte nei paragrafi precedenti riguardo ai piani in laminato e al legno.
Telai alluminio e zoccoli: Pulire con un panno morbido e detergente liquido, risciacquare ed asciugare con cura; non utilizzare assolutamente prodotti abrasivi.
Pomelli e maniglie: essi sono protetti da una speciale pellicola protettiva anti-macchia e anti-impronta, pertanto è da evitare l’uso di prodotti abrasivi o solventi (acetone, trielina o ammoniaca) che ne comprometterebbero l’integrità, usare invece una panno umido ed asciugare con cura).
La collocazione degli elettrodomestici all’interno della propria abitazione non deve essere lasciata al caso, ma studiata in maniera razionale in modo da ottenere le migliori condizioni di funzionamento e praticità d’uso.
- Controllare periodicamente lo stato dell’impianto elettrico ed in particolare l’efficienza dello scarico a terra.
- Non fare la manutenzione degli elettrodomestici senza aver prima staccato la spina o l’interruttore.
- Evitare di far funzionare o di toccare gli elettrodomestici quando si è a piedi nudi e quando il pavimento è bagnato.
- Si consiglia di non utilizzare adattatori e prese multiple, la spina dell’apparecchio deve essere l’unica collegata alla presa per evitare surriscaldamenti e creare cortocircuiti. Inoltre l’impianto elettrico della cucina deve prevedere un interruttore differenziale generale che a sua volta comanda un singolo interruttore di sicurezza per ogni elettrodomestico.
Fare riferimento scrupolosamente a quanto prescritto dalle case costruttrici nei manuali in dotazione dei singoli elettrodomestici e in caso di richiesta di intervento rivolgersi direttamente ai centri di assistenza delle ditte costruttrici che troverete indicati nei libretti e nei certificati di garanzia.
È un acciaio resistente alla corrosione e ad alcuni agenti chimici; per essere definito tale deve contenere almeno il 12% di cromo; acciaio inox 18/10 significa che ha un contenuto del 18% di cromo e del 10% di nichel. Grazie alla sua igienicità viene impiegato spesso per usi legati al settore alimentare (pentole, lavelli, piani di lavoro).
L'acrilico è un materiale termoplastico del tutto simile nell’aspetto alla finitura laccata lucida; inoltre è atossico, rimane inalterato nel tempo, conservando tutte le sue caratteristiche originarie di brillantezza e il colore non ingiallisce nel tempo; è resistente ai raggi ultravioletti e resiste all'umidità. Non resiste ai seguenti prodotti: acetone, inchiostro ed etile-butile acetato.
È costituito da una foglia decorativa per uso interno a base polipropilene (PP) priva di componenti alogeni, plastificanti, e formaldeide. Essa è appropriata per il rivestimento di superfici di materiali a base legno e trova applicazione nella produzione di componenti per mobili. Una vernice termoindurente conferisce alla foglia le proprietà necessarie per queste applicazioni. Per la lavorazione con diversi sistemi di incollaggio, la foglia viene nobilitata a retro con un primer e l’incollaggio avviene con colle a dispersione o termofusibili o a solvente.
Metallo di colore bianco argenteo duttile e molto leggero usato principalmente in campo aeronautico. Utilizzato sia pressofuso